I Santi e lo smog

Modestamente, sono un’esperta di smog. Vivo nella città più inquinata d’Italia. So cos’è quell’odore intenso di fumo che impregna i vestiti come se fumassi 2 scatole di Galouises al giorno. E quella sensazione di polverina caligginosa che svolazza verso la gola, aizzando una tossetta stizzosa. Tu cerchi di resistere, ma piombo/cadmio/stronzio ti si accaniscono contro, e così manca il fiato e ti sembra di aver scalato un 8000 e invece stai solo tirando il carrello della spesa mezzo vuoto…

Ecco, le automobili sono fortunate. Le porti all’autolavaggio, shampoo ed acqua calda e tornano pulite. Ma i tuoi polmoni, e i bronchi? Così esci da Torino appena puoi. Scappi dallo smog in inverno, dall’afa in estate. Così simili, così opprimenti, così mortali.

Per pulirti un po’, fuori e dentro.

I Santi, li riconosci subito dal loro sorriso.

E perché sono sempre “puliti” senza bisogno di centrifughe di nessun tipo. Fanno sparire la caligine come una passeggiata in montagna, respingono le nubi meglio del vento che viene dall’est… Respiri aria fresca, in loro presenza, anche se sei a Torino il 3 d’agosto o il 9 di gennaio.

Sono semplici e diretti, sinceri e composti, e sono più numerosi di quanto crediamo…. Meno male.

Annamaria Girardi.

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