In festa a Giaveno per il buon pane

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Giunge alla 15esima edizione la festa di Giaveno dedicata al buon pane , un mix colorato e festoso in cui ci immergiamo con allegria.

Ecco l’enorme trebbiatrice e poi i vecchi trattori di ogni foggia e colore, messi in moto in un brontolante coretto dai proprietari (giustamente) orgogliosi.

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Tra gli immancabili stand di pane, vini, formaggi, birre ed altre prelibate cibarie, ecco una bancarella “bio” che propone le coloratissime zucche hokkaido e gli arguta, dei piccolissimi kiwi super vitaminici, entrambi da mangiare con la buccia.

Due gli antichi mulini che propongono una visita ai vecchi ingranaggi, quello du Detu, diventato un museo didattico e quello ëd la Bernardin-a , che ancora produce farine.

Una bancarella che lascia a bocca aperta riproduce  un’antica cascina. “Casa mia” ci dice con fierezza il nonnino che l’ha costruita. Ed ecco in miniatura lo scolapiatti in legno, lo scaldaletto,  il quadretto con San Giuseppe e il Bambino Gesù e un numero incredibile di oggetti ed utensili per il lavoro di un tempo antico in cui, si capisce, quell’uomo ha lasciato un po’ il suo cuore.

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E poi fra palloncini, ombrelli colorati,  lavoretti all’uncinetto, fiori secchi, intagli in legno, arriva la banda con la sua allegra musica un po’ “fracassona”, seguita dalle autorità.

Tutti si spostano per far passare e….ops, ma è  ora di pranzo, andiamo a casa ! Buona appetito a tutti e…alla prossima!

Annamaria Girardi

(Foto A.G.)

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